CONTINUA LA BATTAGLIA CONTRO LA DISCARICA DI AMIANTO PROPOSTA DALL’IMPRENDITORE ALLEVI E DAL MANAGER ELLEBORO

La mobilitazione è popolare, tecnico, scientifica e legale. Dopo l’incidente rilevante all’impianto ENI che ha scoperchiato un vaso di Pandora di una terra piena di insicurezze e priva di tutele, all’unisono il mondo Scientifico degli uomini del diritto e della salute legato soprattutto all’amianto si è mobilitato raccogliendo il grido di aiuto del Comitato spontaneo No discarica della Lomellina per scongiurare un ulteriore rischio annunciato rappresentato dalla più grande discarica di Amianto d’Europa proposta da ACTA S.r.L. l’ azienda dell’imprenditore ALLEVI già coinvolto in vicende  legate al mondo dei fanghi da depurazione e delle applicazioni in agricoltura dove opera da tempo.

Il progetto realizzato dal Geologo di Pontecurone Manuel Elleboro di 45 anni che ha fatto carriera e oggi riveste anche importanti cariche in aziende legate al mondo dei rifiuti e alle municipalità dell’area , era partito e fu giustificato da imprenditore e progettista  con l’intento preciso di creare una discarica di Cemento Amianto, costruita quindi con caratteristiche di sicurezza minimali dedicate e classificate per l’ accoglimento di rifiuti inerti non pericolosi , che avrebbe dovuto accogliere il cemento amianto della sola Lomellina.

Perciò è stata presentata una richiesta autorizzativa che se pur in presenza di moltissime deroghe in giustificazione dell’ubicazione inquadrata in un’area ad alto rischio di incidente rilevante e già satura di stress ambientali,  dava l’opportunità al progetto di trovare, non si sa come, le grazie della Regione grazie anche alla solo oramai millantata e dimenticata funzionalità sociale  e ad una paventata sicurezza comunque della gestione totale dei rischi incidente dell’area, che era si a rischio , ma che fornita di un dettagliatissimo piano di sicurezza, che però ora, anche i Sindaci si accorgono non esistere.

In Italia però si sa le cose mutano come le carriere e mentre l’allora semplice progettista della discarica Manuel Elleboro di anni 45 di Pontecurone continuò la sua carriera ottenendo ruoli apicali e di prestigio in aziende per la gestione dei rifiuti legate alle municipalità del circondario, la piccola discarica di “rione” proposta dall’imprenditore Allevi già famoso alle cronache per le attività nel mondo dei fanghi da depurazione, diventava la più grande discarica di Amianto d’Europa senza che nessuno se ne accorgesse neppure in fase autorizzativa.

Tutto filava liscio in una Ferrera Erbognone e in una Sannazzaro disposta a subire supina ogni vessazione propinata dal mondo del progresso speculativo se non fosse stato per “Quattro Gatti” di un comitato spontaneo che avevano allertato da subito la comunità scientifica e il mondo dell’amianto.

Il grido di pericolo di quei pochi non trovava però voce nella collettività , sino al 1 Dicembre 2016 data in cui accadde ciò che i distratti tecnici , i fortunati progettisti in carriera e i generosi imprenditori non si aspettavano e la torre di ENI collocata a 50 metri dal luogo dove verrà ubicata la discarica che non porterà  lavoro o benessere alla collettività, ma  porterà certamente 50 milioni di profitto nelle casse della famiglia Allevi e lauti stipendi al Suo progettista e direttore Elleboro , prese fuoco alzando insieme alla sua nube nera di inquinanti alta 200 metri anche una coltre di paura di una terra piegata ad un progresso pericoloso in nome del lavoro e in barba alla vita.

Ma che lavoro porta una discarica di Amianto ? Dove è finita l’utilità sociale del nuovo insediamento?

Ora parrebbe sia rimasto solo un potenziale Ecomostro in una zona martoriata da Ecomostri che porterà profitti a 6 zeri ad Allevi, alla sua famiglia e contribuirà al benessere economico del progettista in carriera Manuel Elleboro di Pontecurone dagli incarichi oramai ovunque e in conflitto tra pubblico e privato.

Dove sono finite le promesse del Governatore Maroni che dichiarava che la Lombardia non sarebbe mai diventata la pattumiera d’Italia e ora autorizza un impianto che la trasformerà nella pattumiera d’Europa?

Impresa senza scrupoli e politica distratta la solita alchimia italiana? Non si è ancora capito intanto che il mostro sembra autorizzato e forse chi doveva far carriera la fa.

Sta di fatto che in quella terra i mostri forse hanno, oltre che le autorizzazioni , un volto un nome e un cognome.

In quella terra si comincia ad intuire come le coscienze avide forse possano passare sopra a tutto per ottenere il comodo che spesso non è sicuro per la collettività e la collettività ha deciso di ribellarsi agli affronti sconsiderati della speculazione.

In quella terra forse si è ben capito che una bella pista ciclabile regalata ai Sannazzaresi e agli abitanti di Ferrera dal Generoso Allevi e dal Geologo Elleboro di Pontecurone appare come una istigazione a respirare tanta bella aria pura a pieni polmoni, aria che la comunità invita lorsignori a respirarsi da soli e che rimanda a quanto pare al mittente!

Nell’ambito delle conferenze che per vari aspetti e sotto vari punti tratteranno il tema discarica e le sue anomalie , Sabato 21 sarà il turno dell’Osservatorio Nazionale Amianto riunito in conferenza alla presenza di medici illustri, avvocati, pubblici ministeri politica nazionale ed Europea.

Modererà il Dott. Giuseppe Del Signore, giornalista, insegnante e presidente dell’Associazione dei Giornalisti di Vigevano e della Lomellina.

Presiederà il convegno l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA e uno dei legali di spicco delle delle vittime dell’amianto nei più grandi processi Nazionali ed internazionali in materia.

Interverranno il Dott. Roberto Zucca, Sindaco del Comune di Sannazzaro De’ Burgundi , il Dott. Maurizio Ascione, PM presso la Procura della Repubblica di Milano , il Sig. Davide Fabretti, coordinatore ONA Sannazzaro De’ Burgundi e del coordinamento Regione Lombardia ONA, On.le Antonio Boccuzzi, deputato, componente della XI Commissione (Lavoro pubblico e privato), On.le Laura Agea, europarlamentare l’On.le Chiara Scuvera, deputato, componente X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) e il Prof. Luciano Mutti, presidente GImME, componente del Comitato Tecnico Scientifico ONA, cattedra di Oncologia Medica e Ricerca Oncologica della Facoltà di Medicina presso l’Università Salford di Manchester.

APPUNTAMENTO IL 14 GENNAIO alle ore 21.00 presso il Teatro SOMS a Sannazzaro De Burgondi (PV).

L’evento potrà essere seguito anche in diretta Streaming sul canale ONA

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