EUROGIP RAPPORTO TUMORI PROFESSIONALI 2018 : “AUMENTO MESOTELIOMI IN TUTTA EUROPA”

Creato nel 1991, EUROGIP è sia un osservatorio che un centro di ricerca sugli aspetti relativi all’assicurazione e alla prevenzione di infortuni sul lavoro e malattie professionali a livello internazionale, con focus sull’andamento Europeo.

È un gruppo di interesse pubblico costituito dal Fondo nazionale di assicurazione malattia (CNAM) e dall’Istituto nazionale di ricerca e sicurezza (INRS).

L’ente di ricerca è periodicamente in contatto con gli enti Nazionali della comunità europea impegnati nella gestione della Sicurezza sul lavoro ed esprime rapporti su base comunitaria.

Eurogip ha appena pubblicato un rapporto dal titolo “Sinistralità e emersione dei tumori professionali in nove paesi europei”.

Lo studio ha interessato Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Svezia e Svizzera” ed ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei diversi istituti Assicuratori per gli infortuni e le malattie professionali.

L’analisi dei dati dal 2005 al 2017 rileva che i casi di tumore professionale denunciati e riconosciuti dagli Enti Assicuratori sono relativamente stabili in Belgio, Danimarca, Francia, Italia e Svezia ma risultano in aumento in Austria, Germania e Svizzera:

L’aumento registrato in questi ultimi paesi è dovuto a diversi fattori ad esempio in Germania si spiega con l’inserimento tabellare, avvenuto nel 2005, della malattie neoplastiche della cute da radiazioni U.V. e con la successiva campagna di ricerca attiva di queste patologie.

In Danimarca l’aumento delle domande di riconoscimento è conseguenza della realizzazione di un sistema di emersione dei mesoteliomi e dei tumori delle fosse nasali.

In tutti i paesi, oggetto dello studio, con l’esclusione della sola Germania, i tumori legati alla esposizione a polveri di amianto rappresentano la maggioranza dei tumori riconosciuti come di origine professionale nel 2016.

I mesoteliomi rappresentano così più del 30% dei tumori professionali in Danimarca, il 50% in Austria ed in Italia, il 65% in Belgio e quasi il 90% in Svezia.

La Germania è oggi il solo paese in cui il mesotelioma non rappresenta il maggior numero di casi denunciati e riconosciuti di tumore professionale.

I tumori che ritroviamo con proporzioni significative nei dati di tutti i paesi oggetto dello studio (anche se con valori inferiori a quelli da amianto) sono:

Il tumore naso-sinusale causato dalle polveri di legno (Germania 1%, Austria 15%, Belgio 7%, Francia 4%, Svizzera 1%);
Il tumore delle vie urinarie causato dalle ammine aromatiche (Germania 4%, Danimarca 6%, Francia 6%, Italia 7%, Svizzera 2%)
La leucemia da esposizione a benzene (Germania 8%, Belgio 1%, Francia 2%, Italia 2%, Svizzera 1%).
Il tumore della cute occupa, invece, una posizione minimale in Francia e Svizzera, praticamente inesistente in Austria e Svizzera mentre rappresenta la maggioranza dei tumori riconosciuti in Germania nel 2016 con il 39%.

Se, però, si confronta il numero di casi riconosciuti con il numero della popolazione lavorativa assicurata rileviamo che la Germania e la Francia figurano in testa con rispettivamente 15,1 e 11,39 casi ogni 100.000 assicurati. La ratio inferiore viene registrata in Svezia con 0,5 casi. In Italia abbiamo 6,3 casi riconosciuti ogni 100.000 assicurati.

Lo studio dimostra come il sistema di riconoscimento non-tabellare male si adatti ai tumori professionali.

Il problema dei tumori professionali non è solo quello del loro riconoscimento da parte degli Istituti Assicuratori ma è soprattutto, quello di riuscire ad individuare i casi che possono essere oggetto d riconoscimento, ricordando che con l’esclusione dl mesotelioma i tumori professionali non presentano elementi che li differenzino dalle forme non-professionali.

Altro tema affrontato dal rapporto Eurogip è quello della sorveglianza sanitaria degli ex-esposti ed in particolare dopo la cessazione dell’attività lavorativa.

Significative a questo riguardo sono le esperienze condotte in Germania e Svizzera.

In Germania, dopo la cessazione dell’attività lavorativa, la sorveglianza sanitaria è svolta dall’Ente Assicuratore per le malattie professionali (DGUV)

Attualmente sono circa mezzo milione i lavoratori che usufruiscono di tale sorveglianza.

Per i lavoratori che sono stati esposti all’amianto la sorveglianza sanitaria è assicurata dall’Agenzia specifica (GVS). Viene prevista una periodicità da 12 a 36 mesi in ragione del livello espositivo e dell’età del lavoratore.

Si calcola che ogni anno vengano diagnosticate circa 900 malattie dovute alla pregressa esposizione all’amianto.

Anche in Svizzera questa fattispecie di sorveglianza sanitaria è svolta dall’Ente Assicuratore (SUVA) ed attualmente più di 7.000 ex-lavoratori, di cui 4.500 ex-esposti all’amianto, rientrano nel programma di sorveglianza.

Si cita poi una esperienza condotta in Belgio su base volontaria ed indirizzata ai lavoratori che sono stati esposti a polveri di legno e per il solo tumore dei seni paranasali.

Infine vengono presentate alcune esperienze nazionali per il riconoscimento dell’origine professionale dei tumori già oggetto di diagnosi e che interessano i centri di diagnosi e cura delle neoplasie.

Per l’Italia i dati forniti da INAIL sono stati curati nella pubblicazione dalla Dottoressa Marta Clemente.

CLICCA QUI PER SCARICARE IL RAPPORTO EUROGIP

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