Il Presidente del Fondo Vittime Amianto e le Associazioni del C.N.A Scrivono al Ministro Di Maio

Giuseppe D’Ercole
Giuseppe D’Ercole

Il Presidente del Fondo Vittime Amianto, istituito presso l’INAIL Giuseppe D’Ercole scrive all’Onorevole Ministro Luigi Di Maio.

Una lettera di appello che il Presidente del Fondo Vittime Amianto ha voluto rivolgere al Ministro , a cui fanno eco le lettere del Coordinamento Nazionale Amianto, composto dalle più grandi sigle nazionali che da 26 anni lottano per la difesa dei diritti di EX Esposti, Esposti e Potenzialmente Esposti.

La lettera indirizzata al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio e per conoscenza al Capo di Gabinetto , al Sottosegretario, alla Direzione Generale Politiche Previdenziali e Assicurative, al Presidente della Commissione Bilancio della Camera, al Presidente della Commissione Lavoro della Camera, al  Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, al Presidente del CIV – Inail e al Direttore Generale – Inail, cita testualmente :

Oggetto: Miglioramenti delle prestazioni del Fondo per le Vittime dell’Amianto (FVA)  SENZA ONERI AGGIUNTIVI PER LA FINANZA PUBBLICA”

Egregio Signor Ministro,

Le segnalo, ancora una volta, che grazie ad un Suo intervento nella legge di bilancio, è possibile apportare notevoli e sostanziali miglioramenti nelle prestazioni a favore delle vittime dell’amianto.Sulla base dei dati consolidati dei primi quattro anni delle prestazioni a favore dei malati di mesotelioma NON professionali, non abbiamo MAI speso a vantaggio dei destinatari tutta la disponibilità delle risorse del Fondo per le Vittime dell’Amianto (FVA).

Pertanto sono a chiederLe di modificare quanto previsto dalla precedente legge di bilancio del 2018 al comma 186 che blocca il valore dell’Una Tantum per i malati di mesotelioma NON professionali sullo stesso valore del triennio del precedente, vale a dire 5.600 euro, che ha registrato una spesa di soli 4,5 milioni, rispetto alla disponibilità in cassa di 28,7 milioni di euro.

Per i trattamenti del 2019 e 2020 è possibile, quindi, migliorare decisamente la prestazione del FVA a favore dei malati di mesotelioma NON professionali sulla base di un emendamento nella emananda legge di bilancio, SENZA ALCUN ONERE AGGIUNTIVO PER LA FINANZA PUBBLICA con un testo che sostanzialmente dica:

“A fronte dei dati acquisiti nel periodo 2015, 2016, 2017 e le proiezioni dei dati del 2018, che dimostrano rilevanti avanzi finanziari registrati negli stessi anni, viene abolito l’ultimo periodo del comma 186 della legge di bilancio del 2018 e viene fissata in 12.000 euro la prestazione assistenziale dell’una tantum a favore dei malati di mesotelioma non di origine professionale per gli anni 2019 e 2020 fino ad esaurimento delle somme messe a disposizione dal decreto interministeriale del Ministero del Lavoro e del Ministero dell’Economia del 24 aprile 2018.”

Infine Signor Ministro, anche le prestazioni a favore delle vittime PROFESSIONALI possono essere erogate con maggiore tempestività e cadenza regolare per la diversa forma contributiva al FVA definite dal comma 189 sempre della legge di bilancio 2018 rispetto alle norme della legge 244/2007, commi 241-246 dell’art.1.
ANCHE in questo caso è necessario un SUO intervento nella emananda legge di bilancio, SENZA ALCUN ONERE AGGIUNTIVO PER LA FINANZA PUBBLICA, che sostanzialmente dica:

“A fronte delle modifiche introdotte dal comma 189 della legge di stabilità del 2018 circa le modalità di finanziamento del FVA rispetto alla legge istitutiva n. 244 del 2007, commi 241-246, art.1, con le modalità di erogazione definite dal decreto interministeriale n.30 del 12 gennaio del 2011, si rende possibile migliorare le modalità di erogazione delle prestazioni economiche al fine di garantire una maggiore regolarità, tempestività e disponibilità delle risorse da parte degli aventi diritto. A tale scopo il Ministro del Lavoro e il Ministro dell’Economia definiranno un decreto che realizzi i miglioramenti indicati. Nella fase transitoria si applica il richiamato decreto del 2011 favorendone l’applicazione più favorevole agli aventi diritto a fronte delle diverse modalità di afflusso delle risorse e degli obiettivi di miglioramento che si intendono realizzare con il nuovo decreto”.

Egregio Signor Ministro sono oltre 3.000 ogni anno le vittime dell’amianto nel nostro Paese.
Non sono le poche risorse economiche del FVA che possono compensare situazioni umane di sofferenza e di dolore, ma le risorse economiche che abbiamo a disposizione dobbiamo utilizzarle TUTTE e AL MEGLIO.

Certo della Sua attenzione e sensibilità, Le invio i più cordiali saluti.

Il Presidente del Fondo per le Vittime dell’Amianto
Giuseppe D’Ercole”

La lettera chiede l’intervento del Ministro quindi per determinare la variazione che più volte è stata proposta sia dal Fondo, sia dalle Associazioni delle Vittime del Coordinamento Nazionale Amianto, che dai Sindacati Confederali, per adeguare il criterio di distribuzione di alcune risorse che già esistono, che non rappresentano spesa aggiuntiva alcuna, ma che ad oggi risultano amministrate in maniera non ottimizzata e che potrebbero soddisfare con criteri di equità maggiore alcune categorie colpite dal “Mal D’Amianto” tentando di alleviare le pene di chi si vede minato o privato della vita.

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