POSITION PAPER AMIANTO “SMIL” REALTA’ O MANIPOLAZIONE PER FUTURI FINI PROCESSUALI?

Il 10 Ottobre 2018 sul sito della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML) è apparsa una nota che riportiamo integralmente : “La Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML) ritiene necessario sintetizzare lo stato dell’arte sul tema dell’amianto“.

Cliccando sul Link indicato si apre un corposo documento composto di 72 Pagine i cui autori sono Pietro Apostoli, Paolo Boffetta, Massimo Bovenzi, Pier Luici Cocco, Dario Consonni, Alfonso Cristaudo, Gianluigi Discalzi, Andrea Farioli, Maurizio Manno, Stefano Mattioli, Enrico Pira, Leonardo Soleo, Giuseppe Taino, Francesco Saverio Violante, Carlo Zocchetti.

Il documento scritto con maestria nell’interpretazione propone una revisione soggettiva degli autori , delle tesi che spesso animano e sono centro dei processi di natura penale e civile legati all’amianto ed in cui MOLTO SPESSO gli autori di questo manuale interpretativo sono stati e sono consulenti ingaggiati per occuparsi di giustificare il comportamento di industrie a cui vengono addebitate morti di  decine, centinaia , migliaia di lavoratori.

Quindi la Società Italiana di Medicina del Lavoro, pubblica avallando sembrerebbe incondizionatamente un manuale che riporta il “Parere” di consulenti tra cui anche alcuni di loro hanno difeso Stephan Schmidheiny patron di ETERNIT accusato e condannato in molte parti del mondo per la morte di MIGLIAIA DI PERSONE parenti e lavoratori ignari di andare contro a morte certa, che prestavano servizio nelle aziende controllate dallo Svizzero deceduti causa esposizione proprio alle fibre di Amianto.

Ora quei consulenti utilizzati dal riconosciuto assassino Schmidheiny per architettare la sua improbabile difesa, sono autori di una position paper per cui la Società Italiana di Medicina del Lavoro si è fatta garante.

72 pagine di interpretazioni articolate che probabilmente saranno esibite come documento cardine nei futuri processi a difesa di industriali che anche per merito di questo documento, tenteranno di provare la propria innocenza nei processi che li vedono imputati per la morte di un lavoratore o di un parente di quest’ultimo causa amianto.

Mi auguro che il mondo scientifico istituzionale prenda una posizione critica chiara” dichiara Fabrizio Protti Presidente dello Sportello Amianto Nazionale che prosegue “Ho sollevato il problema comunicando del documento anche a tutte le Associazioni delle Vittime che spesso sono parte civile nei processi e difendono gli interessi di famiglie distrutte da questo mal di progresso. Ho fatto appello al Coordinamento Nazionale Amianto e a tutte le Associazioni dello Sportello Amianto Nazionale. Che si mettano al lavoro per capire se questo documento è forse un maldestro tentativo degli autori avallato dalla Società Italiana dei Medici del Lavoro per forse manipolare le future sentenze in ambito amianto con lo “specchietto” dell’esibizione di un testo venduto come autorevole ma estremamente soggettivo“.

Lo Sportello Amianto Nazionale perciò chiede alle istituzioni, al mondo accademico e scientifico, agli avvocati ed al mondo delle associazioni un profondo lavoro di revisione che determini quanto questo documento sia attendibile o manipolatorio, dal momento che probabilmente da questo dipenderà il futuro processuale e la giustizia per migliaia di vittime dell’amianto.

Nel frattempo in apertura di riflessione ci spaventa il balenare di un ricordo non troppo offuscato dove forse la stampa internazionale scriveva a proposito dell’assassino Schmidheiny: “L’articolo è contaminato da gravi difetti scientifici ed etici. Prima di tutto, la “revisione della letteratura scientifica” condotta da Boffetta e La Vecchia è stata selettivamente limitata a un numero limitato di articoli. La loro “revisione” omette con attenzione la letteratura scientifica che dimostra che l’aumento continuo dell’esposizione all’amianto, in realtà, causa ulteriori danni ai lavoratori. L’articolo è di parte e il pregiudizio è servito agli interessi della società che li ha pagati”.

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