Pubblicato il nuovo Rapporto INAIL 2025 sulle malattie asbesto-correlate

A cura della Consulenza Statistico Attuariale – Coordinamento scientifico di Silvia D’Amario, autrice Daniela Martini
(Fonte: INAIL – “Le malattie asbesto-correlate. Analisi statistica 2025”, ottobre 2025, ISBN 978-88-7484-944-4)
L’INAIL – Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, ha pubblicato nel mese di ottobre 2025 il nuovo rapporto ufficiale dedicato alle malattie asbesto-correlate, all’interno della Collana Salute e Sicurezza.
Il documento, curato dalla Consulenza Statistico Attuariale dell’Istituto, è stato coordinato scientificamente dalla Dott.ssa Silvia D’Amario e redatto dalla Dott.ssa Daniela Martini.
Il rapporto analizza in modo approfondito i dati del quinquennio 2020–2024, offrendo una panoramica aggiornata sul peso delle patologie legate all’esposizione all’amianto, basata sugli Open Data INAIL (aggiornamento al 30 aprile 2025).
Un bilancio ancora critico: oltre mille nuovi casi l’anno
Il nuovo rapporto conferma che l’Italia continua a registrare un numero preoccupante di nuovi casi di malattie professionali da amianto, con oltre 1.000 diagnosi l’anno di origine lavorativa.
Nel quinquennio 2020–2024 i lavoratori con malattie asbesto-correlate riconosciute dall’INAIL sono passati da 1.242 nel 2020 a 1.022 nel 2024, con una media annuale di circa 1.160 casi.
Tra questi, il 41% ha avuto esito mortale; nel triennio 2020–2022 la mortalità media ha raggiunto il 46%.
Le patologie più diffuse
La patologia più comune resta il tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli (ICD-10 C45–C49), comunemente noto come mesotelioma, che rappresenta il 40% dei casi totali e il 69% tra le lavoratrici.
Seguono:
-
Altre malattie della pleura (J90–J94): 29%
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Malattie polmonari da agenti esterni (J60–J70): 17%
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Tumori maligni dell’apparato respiratorio e intratoracico (C30–C39): 13%
Anche se solo il 4% dei casi riguarda donne, il rapporto segnala che le patologie femminili presentano una gravità maggiore, con percentuali di decessi e di menomazioni più elevate rispetto agli uomini.
I settori e i territori più colpiti
Nel 2024 il 98% dei casi di malattie asbesto-correlate ha interessato il settore Industria e Servizi, confermando il peso delle esposizioni storiche nei comparti produttivi.
I principali settori coinvolti sono:
-
Metalmeccanica – 58% dei casi
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Costruzioni – 16%
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Servizi – 11%
Sul piano territoriale, il Nord-Ovest risulta l’area più colpita (40% dei casi), con la Lombardia (203) e il Piemonte (133) in testa.
Seguono il Mezzogiorno (24%) – in particolare Sicilia (83) e Puglia (81) –, il Nord-Est (23%) e il Centro (13%), dove spicca la Toscana (78 riconoscimenti).
Le rendite INAIL e il Fondo Vittime Amianto
Nel periodo 2020–2024 le rendite di inabilità permanente da malattie asbesto-correlate sono diminuite dell’8%, passando da 4.354 nel 2020 a 3.996 nel 2024.
L’età media dei beneficiari è 78 anni, con un grado medio di menomazione pari al 38%, nettamente superiore alla media generale delle malattie professionali (25%).
La Campania si conferma la regione con il numero più elevato di rendite attive (19%), seguita da Toscana, Liguria e Piemonte.
Il rapporto dedica inoltre attenzione al Fondo per le Vittime dell’Amianto, istituito con la Legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successivamente esteso nel 2015 anche ai casi di esposizione ambientale o familiare, a testimonianza della perdurante rilevanza del fenomeno anche oltre l’ambito lavorativo.
La riflessione dello Sportello Amianto Nazionale
Per lo Sportello Amianto Nazionale, i dati pubblicati dall’INAIL rappresentano una conferma inequivocabile: l’emergenza amianto è tutt’altro che superata.
A oltre trent’anni dal divieto di utilizzo, gli effetti sanitari delle esposizioni avvenute negli anni ’70, ’80 e ’90 continuano a manifestarsi, alimentando un quadro epidemiologico grave e diffuso.
“È necessario, sottolinea lo Sportello, avviare una nuova stagione di prevenzione e consapevolezza.
La mappatura nazionale delle coperture in cemento-amianto, determinare chiarezza sui percorsi regionali di sorveglianza sanitaria degli ex esposti e l’accesso rapido ai benefici del Fondo Vittime Amianto devono diventare priorità strategiche dello Stato”.
L’impegno dello Sportello Amianto Nazionale
Riconosciuto come associazione di tutela ambientale di rilevanza nazionale con Decreto Ministeriale n. 166 del 4 luglio 2025, lo Sportello Amianto Nazionale continuerà a collaborare con INAIL, Ministeri, Regioni, ISPRA, ISS e INPS per promuovere azioni coordinate di prevenzione, formazione e assistenza ai cittadini.
Solo una rete istituzionale forte e una costante azione informativa di cui lo Sportello Amianto Nazionale è soggetto titolato, potranno contribuire a ridurre l’impatto umano e sociale di una tragedia che, ancora oggi, coinvolge migliaia di famiglie italiane.
📚 Fonte ufficiale dei dati
INAIL – Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
“Le malattie asbesto-correlate. Analisi statistica 2025”
Collana Salute e Sicurezza
A cura della Consulenza Statistico Attuariale
Coordinamento scientifico: Silvia D’Amario
Autrice: Daniela Martini
Pubblicazione: ottobre 2025 ISBN 978-88-7484-944-4
GUARDA IL RAPPORTO COMPLETO QUI DI SEGUITO
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