Oltre 1,2 Milioni di Tonnellate di Amianto: Un Veleno Che Continua a Essere Prodotto e Commercializzato Ogni Anno nel Mondo
Protti (Sportello Amianto Nazionale):”Un appello a Governo e Europarlamento – Occorrono controlli e protocolli seri anti importazione”
Nonostante decenni di lotta contro l’amianto, questo minerale letale continua a essere prodotto e commerciato in diverse parti del mondo, alimentando una crisi sanitaria globale. Lo Sportello Amianto Nazionale, nell’ambito di una ricerca condotta a livello internazionale, ha analizzato la situazione attuale, rivelando una realtà inquietante: oltre 1,2 milioni di tonnellate di amianto vengono ancora prodotte e commercializzate ogni anno, con gravi conseguenze per la salute pubblica.
I Principali Paesi Produttori di Amianto
Secondo i dati raccolti dallo Sportello Amianto Nazionale, la Russia, il Kazakhstan e la Cina sono i maggiori produttori di amianto al mondo. La Russia, in particolare, rimane il principale produttore con circa 700.000 tonnellate prodotte nel 2021. Le riserve di amianto della Russia sono immense, stimate in 110 milioni di tonnellate, il che la rende una minaccia costante per la salute pubblica globale.
Il Kazakhstan, con una produzione di 250.000 tonnellate nel 2021, e la Cina, con 120.000 tonnellate, continuano a essere attori chiave in questo mercato mortale. Questi paesi esportano amianto principalmente verso nazioni in Asia e Africa, dove le normative sono meno rigide e l’uso dell’amianto non è completamente vietato.
L’Impatto sulla Salute Globale
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno circa 107.000 persone muoiano per malattie asbesto-correlate, come il mesotelioma, il cancro ai polmoni e l’asbestosi. Questa cifra drammatica è il risultato diretto dell’esposizione all’amianto, un materiale che, nonostante sia stato vietato in oltre 60 paesi, continua a essere utilizzato e commercializzato a livello globale.
La produzione di amianto nei paesi sopra menzionati alimenta un ciclo mortale, dove l’amianto viene utilizzato in prodotti di costruzione come l’amianto-cemento, particolarmente popolare nei paesi in via di sviluppo. L’uso di questi prodotti, spesso in condizioni di scarsa sicurezza e senza adeguate misure di protezione, porta inevitabilmente a un aumento delle malattie legate all’amianto, creando una spirale di morte e sofferenza.
Le Esportazioni di Amianto: Un Pericolo Globale
Nonostante la produzione interna di amianto sia cessata in molti paesi, la domanda di questo materiale persiste, soprattutto nei settori industriali e delle costruzioni. Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno importato circa 320 tonnellate di amianto nel 2021, provenienti principalmente dalla Russia e dal Brasile, quest’ultimo nonostante un divieto nazionale che, tuttavia, ha permesso l’estrazione e l’esportazione fino al 2021.
L’India è uno dei maggiori importatori di amianto, utilizzato principalmente per la produzione di materiali da costruzione come tegole e tubi. Qui, l’amianto-cemento rimane un componente chiave nelle costruzioni, con gravi implicazioni per la salute pubblica.
Un Appello dello Sportello Amianto Nazionale
Alla luce di questa situazione allarmante, lo Sportello Amianto Nazionale lancia un appello urgente al Governo Italiano e al Parlamento Europeo:
“Nonostante i progressi fatti nel vietare l’amianto in molte nazioni, la mancanza di una chiara collaborazione tra le dogane e l’assenza di protocolli di controllo uniformi che garantiscano analisi approfondite sui prodotti potenzialmente contenenti amianto rendono ogni limitazione debole. In un mondo globalizzato, dove le etichette e le restrizioni sulle dichiarazioni variano notevolmente, c’è il rischio concreto che prodotti contenenti amianto possano entrare anche in paesi dove è bandito. È essenziale una collaborazione globale e sovranazionale, e non solo continentale, per prevenire la circolazione di questo materiale mortale.”
Questo appello del Presidente Protti, rivolto sia al Governo Italiano che al Parlamento Europeo, evidenzia la necessità di una risposta coordinata e determinata a livello internazionale per fermare la circolazione dell’amianto. Senza misure efficaci e collaborative, l’amianto continuerà a seminare morte e sofferenza in tutto il mondo, e la lotta contro questo veleno silenzioso rimarrà incompleta.
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