COMMISSIONE AMBIENTE APPROVA “VERIFICA ILLECITI SMALTIMENTO AMIANTO EMERGENZE”
“Un primo passo verso un importante svolta che ci auguriamo possa accertare responsabilità, spesso evidenti ,nei processi legati allo smaltimento in fase di emergenza” dichiara Fabrizio Protti presidente dello Sportello Amianto Nazionale all’uscita da Montecitorio (Roma) quando nel primo pomeriggio di oggi si è avuta conferma dell’approvazione definitiva da parte della Commissione Ambiente, dell’Articolo 4 Comma 1 Lettera G-Bis che cita testualmente:
“Al Comma 1 dopo la lettera G aggiungere la seguente . g-bis) Accertare la sussistenza di attività illecite relative all’emergenza ed alla gestione connessa allo smaltimento dei materiali contenenti amianto, verificando altresì le inadempienze da parte dei soggetti pubblici e privati e la coerenza con la normativa vigente”.
“È un ottimo inizio e ci gratifica, perchè crediamo che nulla sia casuale, neppure l’approvazione proprio all’inizio delle discussioni sul “decreto terremoti” ove ci auguriamo che non ci siano deroghe di sorta in materia, perchè da tantissimo tempo la gestione dei rifiuti nella fase di emergenza è oggetto di nostre condivisioni con parlamentari membri di commissione ambiente di tutti gli schieramenti ” prosegue Protti.
Esiste un probabile nesso Terremoti inchieste dello Sportello Amianto Nazionale sulle Emergenze perciò un così “piccolo” comma può far luce sulla gestione delle emergenze che in Italia spesso sono annose , infinite e “confuse” gestite a suon di decreti e forse mancanze nelle catene di controllo.
Sin da pochi giorni dopo il terremoto delle Marche lo Sportello Amianto Nazionale aveva evidenziato come il Decredo della Presidenza Del Consiglio dei Ministri emesso sotto indicazione della Protezione Civile il 29 Agosto 2016 segnava un latente pericolo per la gestione dell’emergenza dei rifiuti contenenti amianto che al grido di Emergenza accampava bizzarre e forse pericolose teorie.
Proseguimmo nella nostra osservazione all’apparire delle successive proposte di legge contenute nella bozza di Testo Unico Amianto presentata dalla “Commissione speciale infortuni sul lavoro” nella scorsa legislatura coordinata dal Professor Giordano Bruno e dall’Università Bocconi dove, sottotraccia, non si scongiurava ma al contrario si consacrava il “probabile pericolo” trasformando da un’eccezione in regola , quasi a voler pensare che vista l’incapacità di gestire il problema correttamente fosse meglio legalizzare una probabile malagestione concessa sotto il grido dell’emergenza.
Il punto di partenza , il peccato originale stava nell’opportunità di conferimento in discariche adatte al solo recepimento dei rifiuti di Cemento Amianto ( Codice CER 17.06.05) anche di tutti i rifiuti provenienti da crollo contenenti amianto e non opportunamente selezionati.
Da allora lo Sportello Amianto Nazionale segnalò l’ anomalia e non si fermò solo a questo punto , ma continuò nelle osservazioni , contestando l’incauta procedura adottata sin nelle prime fasi dell’emergenza terremoto che assegnava per tramite di ISPRA al nucleo Batteriologico dei Vigili del Fuoco , la gestione dei rifiuti contenenti amianto. Questo , le mancate protezioni ai nostri ragazzi i criteri non chiari di divisione e scelta tra rifiuti contenenti amianto e rifiuti da crollo non contenenti amianto erano una evidente discrasia in ciò che doveva essere invece una attenta filiera di controllo.
Per questo una punta d’orgoglio viene allo Sportello Amianto Nazionale, perchè come testimoniano le nostre inchieste pubbliche , minima parte di tutto il lavoro di analisi consulenza e condivisione con i Parlamentari delle Commissioni della scorsa ed anche di questa legislatura , i nostri fatti, le scoperte e i presentimenti sin da subito dichiarati negli articoli “L’amianto il terremoto e la tutela di chi aiuta” e nelle successive inchieste “Il Terremoto, l’equivoco del CER 17.06.05 e il grande Business delle discariche” sono stati propedeutici per avviare processi di sistema che hanno portato a questa approvazione.
Cosa si potrebbe scongiurare con questo avvio di percorso ?
Potrebbe venire alla luce che la gestione dei rifiuti contenenti amianto e la sua evoluzione gestita ancora oggi in “emergenza” possa non fermarsi forse solo a una “autorizzata declassificazione” ma addirittura prosegua verso una “sbadata” svista che permetta di buttare rifiuti contenenti amianto in discariche normali per tramite di amministratori consenzienti e operatori poco scrupolosi perchè troppo spesso in Italia quando è colpa di tutti non è colpa di nessuno.
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