Il Terremoto, l’equivoco del CER 17.06.05 e il grande Business delle discariche
Certo che di detriti ce ne sono proprio tanti da smaltire adesso.
Ma se le catastrofi alzano il PIL, quanto vale la salute delle prossime generazioni rispetto a 1 punto di PIL?
Il suggerimento che potremmo dare al governo è: “Fermatevi! Basta errori!“.
La situazione l’avevamo già descritta in maniera chiara in un precedente articolo apparso sul nostro Blog il 26 Ottobre dove appare evidente che le decisioni unilaterali di Protezione Civile e Governo assunte in materia di “emergenza rifiuti contenenti amianto” immediatamente dopo il sisma, non tengono conto di decine di fattori e assegnano compiti a enti non specificatamente competenti, mettendo di fatto a repentaglio la vita dei soccorritori, ne preparati, ne attrezzati ad affrontare un emergenza simile in presenza di amianto.
Detto ciò è la gestione del rifiuto stesso sancita nell’Ordinanza N.394 della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Protezione Civile che apre un quadro orrendo e inquadra come prassi autorizzata ciò che la stessa legge per i disastri ambientali punisce.
Quindi La Presidenza del Consiglio dei Ministri, mentre con una mano con la legge n. 122 , 22 maggio 2015, n. 68, dichiara di punire chi adotterà comportamenti che porteranno inquinamento ambientale, disastro ambientale, impedimento di controllo, con l’altra mano firma un provvedimento , appunto il 394 del 19 Settembre 2016, che legittima La Protezione Civile e imprenditori privati a inquinare agendo totalmente impuniti!
Si legge all’ Articolo 11 dell’Ordinanza 394 :” (Comma 1 ) I materiali …nei quali si rinvenga …la presenza di amianto …(Comma 2) è attribuito il codice CER 17.06.05 ” e ancora più grave ” (Comma 2) in parziale deroga all’ articolo 256 del decreto legislativo 9 Aprile 2008, n.81 il rifiuto residuato dallo scarto dell’amianto sottoposto ad eventuale separazione e cernita di tutte le matrici recuperabili , dei rifiuti pericolosi e dei RAEE, mantiene la classificazione di rifiuto urbano non pericoloso con codice CER 20.03.99 ed è gestito secondo le indicazioni di cui ….”
Quindi tutti i rifiuti del terremoto contenenti amianto sono assimilati al codice 17.06.05 e perciò potranno essere conferiti in discariche di “inerti non pericolosi” in deroga alle leggi che invece mantengono una netta separazione proprio per evitare disastri ambientali provocati dall’inadeguatezza strutturale di tali discariche nell’ospitare tutti i rifiuti contenenti amianto (Impermeabilizzazioni insufficienti, isolamenti esigui, morfologia costruttiva inadeguata).
La stessa legge sui criteri di costruzione delle discariche cita: “L’origine dei rifiuti deve essere nota. Esclusi i rifiuti prodotti dalla costruzione e dalla demolizione provenienti da costruzioni contaminate da sostanze pericolose inorganiche o organiche, ad esempio a causa dei processi produttivi adottati nell’edificio, dell’inquinamento del suolo, dello stoccaggio e dell’impiego di pesticidi o di altre sostanze pericolose, eccetera, a meno che non sia possibile escludere che la costruzione demolita fosse contaminata in misura significativa.”.
Come non poter pensare che così facendo forse il Governo legittima il business dell’occultamento irregolare del rifiuto contenente amianto e di conseguenza di favorisce e agevola un reato ambientale?
Come non pensare che le discariche monodedicate 17.06.05 e le discariche di inerti non pericolosi non hanno le caratteristiche per poter accogliere un rifiuto contenente amianto indifferenziato e mortale , ma che grazie all’ attribuzione di questo codice nel totale rispetto della legge si consentirà al Business delle discariche di ingrassare mentre le prossime generazioni probabilmente moriranno?
Ogni commento sul rifiuto di separazione dall’amianto che senza la benchè minima bonifica verrà addirittura posto in discarica o impianti di trattamento di rifiuti solidi urbani è completamente superfluo.
A prima vista forse anche un cieco potrebbe pensare che lo stato sia compagno di merenda senza scrupoli di chi nella legge in deroga alla legge e perciò fuorilegge si arricchirà a scapito della salute.
Ma come si dice … un punto di PIL potrà pur valere qualche altro funerale no?
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