Giampaolo Lilliu A.R.E.A. Oristano “Includete le associazioni nei tavoli decisionali sull’amianto”
Associazione regionale ex esposti amianto di Oristano rivendica l’importanza delle associazioni all’interno dei processi decisionali nazionali e chiede che sia ammessa una rappresentanza.
Pubblichiamo integralmente il testo di una lettera del Presidente di A.R.E.A. Oristano, membro del nostro comitato scientifico che chiede ciò che da sempre rappresenta un irrisolto che potrebbe migliorare i processi decisionali e addivenire a soluzioni più giuste. Spesso ai tavoli nazionali di consultazione e legislazione sono chiamati consulenti del mondo sindacale generalista ed industriale e si lasciano all’uscio i rappresentanti delle Associazioni di rappresentanza delle Vittime dell’amianto, organismi competenti e preparati che potrebbero essere determinanti per porre l’accento alle reali criticità ed essere d’aiuto nella formulazione di corrette strategie.
Ecco la lettera del Presidente Lilliu:
“Ho letto la circolare del sindacato unitario con richiesta di concertazione con il governo e annunciano un possibile confronto con le associazioni per definire una piattaforma. Buona iniziativa, ma come associazione regionale ex esposti amianto della Sardegna ci preme mettere in evidenza che il tema amianto e la presenza ai tavoli di concentrazione di forze che sono solo rappresentative di interessi diversi rivolti ai lavoratori iscritti ai sindacati nel settore delle bonifiche. Ai tavoli non sono presenti e rappresentati gli interessi degli ex esposti amianto e pertanto riteniamo che non sia sufficiente una sigla sindacale per avere ruoli di rappresentatività e rappresentanza. Pensiamo che sarebbe opportuno conoscere gli iscritti al sindacato e in quale categoria di settore hanno dato delega per essere rappresentati in tematiche inerenti al problema amianto.
Riteniamo che sia necessario aprire immediatamente un confronto sul tema di rappresentanza e rappresentatività, su quali siano i parametri per definire il ruolo di rappresentanza e il ruolo di rappresentatibilità in quanto il sindacato è solo una parte che coinvolge interessi e obbiettivi dei lavoratori del settore bonifiche e non certamente interessi degli ex esposti.
Tenuto conto dei pochi e insignificanti risultati fino ad oggi ottenuti con un sistema di concertazione non corrispondente a vari e molteplici interessi delle parti al tema amianto, ci permettiamo di lanciare una proposta: istituire due tavoli distinti di trattative con le istituzioni nazionali, utili ad ambo le parti, per ottenere reali e concreti obiettivi come avviene dal 1992 ai tavoli territoriali che riconoscono il ruolo di rappresentanza degli ex esposti amianto e associazioni delle vittime amianto.“
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