AMIANTO INDIA: 425.000 Tonnellate/anno Importate. Russia e Brasile primi partner
L’India rimane uno dei più grandi utilizzatori e importatori di amianto al mondo, nonostante la crescente consapevolezza globale riguardo ai pericoli per la salute associati a questo materiale. L’amianto è principalmente utilizzato nell’edilizia, per la produzione di materiali come il cemento-amianto e le lastre di copertura, in particolare nelle aree rurali e urbane a basso reddito. Il suo uso massiccio è giustificato dal costo relativamente basso e dalla resistenza del materiale, ma nasconde rischi enormi per la salute pubblica.
Produzione Interna e Importazioni
Sebbene l’India non produca amianto in grandi quantità sul proprio territorio, il paese è uno dei maggiori importatori di questo materiale. Gran parte dell’amianto utilizzato in India è importato da paesi come la Russia e il Brasile, che sono tra i principali produttori mondiali di amianto crisotilo. Nel 2022, l’India ha importato circa 169.134 tonnellate di amianto dal Brasile e 145.398 tonnellate dalla Russia, consolidando il paese come il principale mercato di destinazione per l’amianto
Le importazioni sono state significativamente influenzate dagli eventi geopolitici, come la guerra in Ucraina, che ha ridotto la capacità della Russia di esportare grandi quantità di amianto. In risposta, l’India ha aumentato le importazioni dal Brasile, diventato il primo fornitore di amianto del paese. Nonostante ciò, la Russia rimane uno dei principali partner commerciali per questo materiale, cercando di mantenere attive le esportazioni attraverso canali alternativi verso l’Asia.
Normativa e Sviluppi Recenti
Negli ultimi anni, ci sono stati diversi tentativi da parte di attivisti e gruppi ambientalisti di bandire l’uso dell’amianto in India, a causa dei ben noti rischi legati alla sua esposizione. Tuttavia, nonostante il divieto di amianto imposto in più di 70 paesi, l’India ha resistito a implementare un divieto simile. Anzi, le recenti modifiche normative, come riportato da Khabar Infra, hanno persino incentivato la produzione di materiali contenenti amianto, nonostante le pressioni internazionali e nazionali per ridurne l’uso
Modifiche Normative in India per Incentivare la Produzione di Amianto
Recentemente, il governo indiano ha apportato modifiche normative volte a facilitare la produzione e l’uso di amianto, nonostante le crescenti preoccupazioni sanitarie e il divieto in oltre 70 paesi. Secondo quanto riportato da Khabar Infra, queste modifiche consentono alle aziende di proseguire la produzione di materiali contenenti amianto, in particolare nell’industria edilizia, dove il costo contenuto dei materiali rappresenta una risorsa fondamentale per la costruzione di abitazioni economiche. Questo aggiornamento normativo sembra avere lo scopo di sostenere la domanda interna di materiali da costruzione a basso costo, favorendo al contempo un aumento delle importazioni di amianto.
Gli Obiettivi Economici e i Rischi per la Salute
Il governo indiano giustifica la decisione di non vietare l’amianto e di rivedere la normativa in modo da incentivare la sua produzione, sottolineando la necessità di supportare l’economia edilizia e rispondere alla crescente domanda di materiali a basso costo. Tuttavia, questa strategia economica ignora o minimizza i rischi sanitari ben documentati associati all’esposizione prolungata alle fibre di amianto. L’India continua a essere il più grande importatore di amianto al mondo, utilizzandolo principalmente per la produzione di coperture edilizie economiche e materiali isolanti.
Le modifiche normative recenti sono state fortemente criticate dalle organizzazioni sanitarie e dai gruppi ambientalisti, che hanno messo in guardia contro l’impatto devastante dell’amianto sulla salute pubblica. Malattie come asbestosi e mesotelioma sono in aumento nei paesi dove l’uso dell’amianto è ancora diffuso, e l’India, con un sistema sanitario già sotto pressione, rischia di dover affrontare una vera e propria crisi sanitaria nei prossimi decenni.
La Pressione Internazionale e la Resistenza dell’India
A livello internazionale, oltre 70 paesi hanno già vietato l’uso e l’importazione di amianto a causa dei suoi effetti cancerogeni. Nonostante ciò, l’India ha scelto di resistere a tali pressioni globali, preferendo incentivare la produzione e l’importazione di amianto per far fronte alle esigenze della sua popolazione crescente. Le recenti modifiche normative dimostrano che l’India non intende allinearsi alle politiche globali più restrittive, con l’ulteriore rischio di consolidare la sua dipendenza da questo materiale pericoloso.
Rischi per la Salute
L’uso diffuso di amianto in India rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica. L’esposizione prolungata alle fibre di amianto è stata collegata a malattie come l’asbestosi, il mesotelioma e altri tumori polmonari. Queste malattie sono spesso diagnosticate diversi decenni dopo l’esposizione, rendendo difficile il controllo della loro diffusione in paesi come l’India, dove l’uso di materiali contenenti amianto è ancora diffuso e scarsamente regolamentato.
La produzione e l’importazione di amianto in India sono ancora una questione molto controversa. Nonostante gli evidenti rischi per la salute pubblica e i divieti imposti in molti paesi, l’India continua a fare affidamento su questo materiale per soddisfare le sue esigenze edilizie, specialmente nelle fasce di popolazione a basso reddito. Il governo indiano dovrà affrontare presto la necessità di adottare normative più severe per proteggere i cittadini dai rischi legati all’amianto e per allinearsi alle tendenze globali di eliminazione di questo pericoloso materiale. La decisione dell’India di modificare le norme per favorire la produzione di amianto rappresenta un chiaro contrasto con la tendenza globale verso l’eliminazione di questo materiale cancerogeno. Nonostante la pressione internazionale e le evidenze scientifiche, il governo indiano sembra più orientato a rispondere alle esigenze economiche immediate che a garantire la salute pubblica a lungo termine.
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