PUBBLICATO IL BANDO INCENTIVI PER L’ATTIVITÀ DI BONIFICA DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO IN EDIFICI DI PROPRIETÀ DI ENTI PUBBLICI

Articolo a cura dell’Ing. Francesco Fascì (Sportello Amianto Nazionale)

Lo scorso 11 gennaio è stata ufficializzata, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, la promulgazione di questo bando, in attuazione della Deliberazione della Giunta n° XI/4176 del 30/12/2020 che definiva i “Criteri per l’assegnazione di contributi agli Enti Locali per la rimozione di manufatti contenenti amianto da edifici pubblici e la loro sostituzione”.
Finanziato con una “dote complessiva” pari a € 10.000.000,00 rappresenta, a parere di chi scrive, una importante iniziativa che va, meritoriamente, nella direzione di incentivare la bonifica da MCA ancora, purtroppo, ampiamente diffusi nel patrimonio edilizio nazionale anche (e questo è, oggettivamente, più grave…) in immobili di proprietà pubblica!
Per quanto oggettivamente le “luci” prevalgano nettamente, dall’esame dei contenuti dello stesso vi sono, comunque, delle piccole “ombre” che, però, non inficiano il giudizio globale dello scrivente: si tratta di una opportunità importante, che un’Amministrazione Pubblica non dovrebbe, oggettivamente, lasciarsi scappare…
Proviamo a fare una disamina puntuale dei passaggi, sempre a giudizio dello scrivente, significativi.

Soggetti beneficiari.
Questo bando è destinato esclusivamente ad “Enti locali”, quindi:

  • Comuni;
  • Unioni di Comuni e loro forme associative;
  • Comunità montane;
  • Province e Città metropolitana;

proprietari di edifici, di qualsivoglia “destinazione d’uso”, nei quali sia stata riscontrata la presenza di materiali contenenti amianto [MCA].

Interventi ammissibili.

Saranno oggetto di finanziamento regionale le spese sostenute per la rimozione e lo smaltimento di MCA (nella forma di “cemento-amianto”, “vinyl-amianto”, “amianto friabile”), compreso il successivo eventuale ripristino dei manufatti, oggetto di denuncia all’ATS competente alla data di presentazione della domanda di finanziamento.
Questa è una delle piccole “ombre” di cui parlavo: in effetti, richiedere che sia fornito il riscontro della “denuncia all’ATS” [N.d.A.: ex ASL] competente solamente alla data di presentazione della domanda di finanziamento è un “piccolo controsenso normativo”: questo adempimento era formalmente prescritto, oltre che dalla normativa nazionale., anche all’interno del Piano Regionale Amianto di cui la stessa Regione Lombardia si è dotata fin dai primi anni 2000, e non è un bel segnale, per i cittadini, che un’Amministrazione Pubblica lo rispetti solamente nel 2021
Sarebbe stato bello e significativo, a mio parere, che fosse stato previsto, ad esempio, un incentivo premiante in funzione del tempo intercorso tra la notifica del Modello NA/1 all’ATS e la data di adesione al bando, così da premiare le Amministrazioni virtuose!
Ritornando all’esame del bando, emerge che potranno essere finanziati unicamente progetti i cui lavori saranno iniziati e realizzati dal giorno successivo alla data di pubblicazione sul BURL del “decreto di approvazione dell’elenco delle domande ammissibili”, fatte salve le spese tecniche preliminari alla presentazione della domanda, che potranno essere state fatte anche precedentemente.
Potranno essere, inoltre, finanziati unicamente “voci di costo” per le quali non sia stato ottenuto altro finanziamento pubblico.
Gli interventi dovranno essere conclusi e rendicontati entro il 31/10/2022.

Natura del finanziamento.

Il finanziamento è a “fondo perduto” (!) e può coprire fino al 100% dell’importo ammissibile (!), per un importo massimo finanziabile pari a € 250.000,00 per ogni intervento (importo adeguato a gran parte dei lavori ipotizzabili).

Spese ammissibili.

Sono ritenute ammissibili, e quindi finanziabili, le spese riconducibili:

  • ai lavori di rimozione dei MCA (indipendentemente dalla loro “matrice”) nonché il loro trasporto e smaltimento;
  • ai lavori e le forniture conseguenti al ripristino delle strutture bonificate;
  • agli oneri della sicurezza;
  • alle spese tecniche nel limite, però del 10% delle stesse;
  • all’IVA di legge.

L’erogazione del finanziamento sarà conseguenza di specifica graduatoria, redatta dalla Regione Lombardia tenendo conto:

  • della quantità di MCA da rimuovere nonché del loro livello di degrado;
  • della eventuale sostituzione con pannelli fotovoltaici e/o solari-termici;
  • della vigenza di una convenzione per la rimozione/smaltimento di amianto proveniente da utenze private (art. 2, comma 4-bis della l.r. n. 17/2003 – maggiorazione punteggio).

Modalità di partecipazione.

Il bando, come detto, è stato pubblicato ufficialmente lo scorso 11 gennaio sul BU della Regione Lombardia (v. SEO n° 2).
Le domande di adesione dovranno essere presentate, esclusivamente in modalità “on-line”, collegandosi al sistema informativo raggiungibile all’indirizzo web: http://www.bandi.regione.lombardia.it, a partire dalle ore 10.00 del giorno 22 febbraio 2021 e fino alle ore 16.00 del giorno 11 marzo 2021.
Questa è la seconda “piccola ombra” che reputo doveroso segnalare: si tratta oggettivamente di tempi molto stretti da rispettare, tenendo conto che la natura giuridica dei Soggetti interessati li costringe a districarsi tra pastoie burocratiche impegnative qualora ci fosse (come del resto è molto probabile, stante la natura dei lavori di cui trattasi) la necessità di avvalersi di professionalità non presenti in organico all’Ente stesso.
Ritengo utile, in questa breve disamina, comunque segnalare che il 100% del contributo assegnato verrà erogato successivamente all’esecuzione dei lavori di progetto e una volta acquisita tutta la documentazione attestante la regolare realizzazione dell’intervento di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti amianto e tutta la documentazione per la rendicontazione.

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