JOHNSON & JOHNSON: ADDIO AL BOROTALCO A BASE MINERALE

Con un comunicato stampa lanciato il 20 Agosto 2022 alle agenzie internazionali Johnson & Johnson comunica che dal 2023 il “Borotalco” non sarà piu’ prodotto su base minerale ma interamente a base di amido di mais.

ECCO IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DI JOHNSON & JOHNSON :

  • Johnson & Johnson Consumer Health trasferirà il portafoglio globale di borotalchi in amido di mais

11 agosto 2022 – “A seguito di una valutazione del portafoglio mondiale, abbiamo preso la decisione commerciale di passare a un portafoglio di borotalco interamente a base di amido di mais. Come risultato di questa transizione, il talco JOHNSON’S® Baby Powder verrà interrotto a livello globale nel 2023.

Valutiamo e ottimizziamo continuamente il nostro portafoglio per posizionare al meglio l’azienda per una crescita a lungo termine. Questa transizione aiuterà a semplificare la nostra offerta di prodotti, a fornire innovazione sostenibile e a soddisfare le esigenze dei nostri consumatori, clienti e tendenze globali in evoluzione.

Il borotalco JOHNSON’S ® a base di amido di mais è già venduto nei paesi di tutto il mondo. JOHNSON’S® è un marchio globale di punta di Johnson & Johnson Consumer Health e rimaniamo pienamente impegnati a garantire che i prodotti JOHNSON’S® siano amati dai genitori e dalle famiglie per gli anni a venire.

La nostra posizione sulla sicurezza del nostro talco cosmetico rimane invariata. Sosteniamo fermamente i decenni di analisi scientifiche indipendenti da parte di esperti medici di tutto il mondo che confermano che il talco JOHNSON’S® Baby Powder è sicuro, non contiene amianto e non provoca il cancro”.

PERCHE’ LA NOTIZIA E’ IMPORTANTE :

Perché immediatamente dopo, il 19 agosto 2022 a Quezon City Le organizzazioni non governative a livello mondiale, tra cui anche lo Sportello Amianto Nazionale in rappresentanza dell’Italia,  hanno accolto con favore la decisione della società multinazionale statunitense di eliminare gradualmente entro il 2023 il suo talco dal mercato globale.

Come annunciato lo scorso 11 agosto, Johnson & Johnson avrebbe interrotto le vendite internazionali del suo iconico borotalco a base di talco per passare gradualmente al prodotto a base di amido di mais, una mossa accolta favorevolmente da EcoWaste Coalition, Associated Labor Unions-TUCP e Arugaan e altre organizzazioni multinazionali che riuniscono le sigle piu’ rappresentative per ogni paese in materia di Amianto.

“Accogliamo con favore la decisione di J&J, anche se piuttosto tardiva, di interrompere le vendite mondiali della sua polvere a base di talco, che si presume contenga fibre di amianto accusate di problemi di salute potenzialmente letali, tra cui il mesotelioma e il cancro alle ovaie”, ha affermato Aileen Lucero, coordinatrice nazionale, Coalizione EcoWaste.

“Altri produttori di borotalco dovrebbero seguire l’esempio e sostituire il talco con alternative che non rappresentino rischi legati all’amianto. Il passaggio alla produzione senza talco non solo proteggerà i consumatori, ma anche i lavoratori e i minatori, dall’esposizione tossica al talco e ai prodotti contaminati dall’amianto”, ha affermato Gerard R. Seno, vicepresidente esecutivo nazionale, ALU-TUCP.

“Dato che i prodotti in polvere per bambini a base di talco sono ancora sugli scaffali dei negozi, consigliamo ai consumatori di leggere attentamente le etichette e di scegliere prodotti senza talco. I produttori di prodotti non contenenti talco dovrebbero ottenere la certificazione indipendente e l’etichettatura dei loro prodotti come privi di amianto per aiutare i consumatori a fare una scelta informata”, ha affermato Ines Fernandez, direttore esecutivo di Arugaan. “Non vogliamo l’esposizione all’amianto per noi stessi e soprattutto per i nostri bambini”.

Una decisione tardiva che mette un punto a una situazione quantomeno ambigua. Mi rammarico che a farlo sia il “volere” di una azienda privata e non una precisa legislazione transnazionale che vieti la distribuzione di prodotti potenzialmente nocivicommenta per l’Italia il Presidente dello Sportello Amianto Nazionale che prosegue “parlo di legislazione transnazionale perché in Italia da 30’anni risolvere la tragedia dell’amianto probabilmente non è nelle corde dei nostri legislatori se non per qualche spot in campagna elettorale

Rispondendo a un appello della campagna dell’International Pollutants Elimination Network (IPEN), l’EcoWaste Coalition, ALU-TUCP e Arugaan hanno scritto a J&J- l’8 giugno 2020, esortando l’azienda a rimuovere il suo borotalco a base di talco dagli scaffali dei negozi di tutto il mondo a seguito del ritiro permanente negli Stati Uniti e in Canada successivo alle cause legali per presunta contaminazione da amianto.

Troviamo inaccettabile che prodotti simili a Johnson che è al centro del procedimento di contenzioso negli USA siano ancora venduti in giro per il mondo da altri Brand che non accusati personalmente nelle cause statunitensi si sentono immuni dall’eventuale danno per contaminazione” prosegue il presidente dello Sportello Amianto Nazionale (Italiano)  “La vendita dei prodotti a base di Talco di qualsiasi marca a è stata interrotta in Canada e negli Stati Uniti. Questo, dal nostro punto di vista come associazioni internazionali rappresentative dei paesi in materia di amianto, è un doppio standard che deve essere eliminato dalla politica e non dalla volontà piu’ o meno etica delle singole aziende

“Il diritto alla salute e all’essere liberi da sostanze chimiche pericolose e nocive, in particolare dei bambini, è di fondamentale importanza”, hanno sottolineato i gruppi.

Rispondendo alla lettera delle organizzazioni internazionali la branch J&J dalle Philippines ha risposto il 9 giugno 2020, affermando che “rimane fermamente fiducioso nella sicurezza del Johnson’s Baby Powder a base di talco” e che ha rimosso i prodotti solo per strategie di ricerca e sviluppo in ambito migliorativo legato al marketing e alla Green economy.

In una dichiarazione correlata, Sugio Furuya, coordinatore dell’Asian Ban Asbestos Network (ABAN) ha affermato che “sebbene ABAN sia sollevato dal fatto che J&J abbia finalmente fatto la cosa giusta, non c’è dubbio che il suo ritardo nell’agire comporterà molti più casi di cancro – casi che avrebbero potuto essere evitati se questo prodotto tossico fosse stato ritirato contemporaneamente in tutti i mercati”.

Le associazioni in maniera corale concludono che “La società sarebbe opportuno  divulgasse tutti i suoi dati sulle vendite del suo borotalco a base di talco  in tutti i paesi del mondo”

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