Borotalco per bambini ritirato dalla vendita in Cambogia a causa dell’amianto

Dodici varianti di borotalco, importate dalla Thailandia e dalla Malesia e circolanti in Cambogia, sono state vietate dalla vendita dopo che si è scoperto che contenevano amianto cancerogeno. 

 

Un numero significativo di prodotti richiamati

La direzione generale per la protezione dei consumatori, la concorrenza e il controllo delle frodi (CCF) ha ordinato a importatori e distributori di ritirare dal mercato tutti i borotalchi sospettati di contenere amianto.

I talchi per bambini elencati dal CCF includono:

  •  Talco Johnson’s 380g (con tre diverse date di produzione: 09/01/2020, 05/06/2022 alle 21:47 e 05/06/2022 alle 22:46),
  • Johnson’s blossoms talco 380g (con due diverse date di produzione: 25/01/2021 e 05/05/2022),
  • D-nee Kids talco 380g,
  • D-nee Talco Neonato 380g,
  • Purea di talco 125g,
  • Laffair Be Love talco 320g,
  • Kodomo 180 g di talco,
  • Bhaesaj Cool 35 g di talco,
  • Babi Mild Natural ‘N Mild Talco 180g.

 

Gli effetti nocivi dell’amianto

L’amianto è un minerale fibroso che un tempo era ampiamente utilizzato in tutto il mondo per varie applicazioni, come l’isolamento degli edifici. Successivamente è stato bandito nella maggior parte dei paesi sviluppati a causa degli effetti dannosi che provoca sui polmoni delle persone che lo respirano.

Il Direttore Generale del CCF Phan Oun ha dichiarato:

 

Questo materiale può causare il cancro nei consumatori. La sostanza può accumularsi e causare effetti nocivi sul corpo e sulla salute del bambino. Attualmente, abbiamo temporaneamente sospeso l’importazione e la distribuzione di questo prodotto sul mercato, così come il loro ritiro.

 

Il CCF ha concesso 14 giorni, dal 22 agosto al 5 settembre, a società importatrici, distributori e stakeholder rilevanti per collaborare portando il loro stock di prodotti quotati ad essere analizzato da un laboratorio di terze parti con capacità riconosciute a livello internazionale.

Secondo il Dr. Oun, i campioni verranno inviati a laboratori situati negli Stati Uniti e in Australia. Ha precisato che anche i laboratori cambogiani dovranno svolgere ulteriori esami.

Il CCF continuerà inoltre a cercare nel Paese scorte non dichiarate, al fine di trovare altri talchi per bambini contenenti tracce di amianto. Si augura che tutte le parti coinvolte collaborino con l’autorità sulla base del principio di trasparenza e supporto scientifico, per garantire che nessun prodotto potenzialmente contaminato venga venduto nel mercato cambogiano.

Fabrizio Protti, presidente dello Sportello Amianto Nazionale (Italia) appresa la notizia che segue e prosegue nell’importante battaglia che le associazioni internazionali unite stanno combattendo per vietare la distribuzione di prodotti contenenti amianto dichiara: “La Cambogia è un esempio che i legislatori Europei ed Italiani dovrebbero seguire, lasciando per un istante da parte la propaganda e passando a ordinanze concrete che obblighino il ritiro di prodotti contaminati. Per fare ciò’ ci vorrebbero strutture adibite al controllo efficienti ed efficaci coraggio e capacità di sintesi, due caratteristiche che non appartengono propriamente alla politica continentale e tantomeno Italiana. Un plauso al Governo Cambogiano e a tutto il personale delle agenzie di controllo per la tutela della salute pubblica del paese”

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