ANCITEL L’ENTE “IN LIQUIDAZIONE” CHE DOVEVA OCCUPARSI DI AMIANTO

Da “Asbesto 2.0” il servizio di Mappatura degli edifici contenenti Amianto finanziato dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero della Salute sino a “Comuni Amianto Zero” gli sportelli informativi amianto che si sarebbero dovuti creare e gestire nei Comuni Italiani, dietro c’è un unico attore che negli anni ha “drenato” senza successo milioni di Euro dei contribuenti.

L’attore si chiama “ANCITEL S.p.A.” una società PRIVATA fondata e finanziata con capitale TOTALMENTE PUBBLICO con sede in Via Silvio D’Amico 53, 00145 Roma.

Tecnicamente essendo un soggetto dello Stato non può fallire, ma l’operatività scarsa del soggetto Pubblico, le probabili inefficienze, hanno portato il finanziatore (Stato/Ministeri/Portafoglio di ognuno di noi) a mettere in liquidazione questa azienda evidentemente inutile che ha probabilmente sprecato milioni non portando i risultati attesi.

Come si legge dall’ESTRATTO ISTAT che determina i criteri di scioglimento e liquidazione della società pubblica Ancitel S.p.A., questa sarebbe stata una società di servizi per i Comuni dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Sempre dall’Istat si legge:

che dalla sua fondazione, Ancitel progetta e fornisce servizi e soluzioni agli enti locali per incrementare la loro efficienza operativa e per adeguare le procedure e gli strumenti alle norme che cambiano.

Ancitel da sempre utilizza le tecnologie digitali per fornire ai Comuni servizi per conoscere, comprendere e orientare le scelte, per ottimizzare la gestione del territorio e dei rapporti con cittadini, imprese e professionisti, per aumentare le loro capacità operative e per comunicare in modo efficace.

La società nel corso della sua lunga attività ha messo in rete i Comuni italiani consentendo la condivisione di esperienze e conoscenze ma anche connettendo i Comuni tra loro e con la Pubblica Amministrazione centrale.

In particolare la Società:

realizza reti e servizi telematici per i Comuni finalizzati allo scambio di dati e informazioni con le Istituzioni;

progetta, realizza e gestisce servizi informativi di banche dati e servizi telematici destinati ai Comuni ed alle Istituzioni di interesse pubblico;

ricerca e diffonde le più avanzate tecnologie di trattamento delle informazioni;

svolge attività di formazione soprattutto su temi relativi alle tecnologie ed all’organizzazione;

In ambito AMIANTO Ancitel S.p.A. ha assorbito Milioni di Euro dai Ministeri dell’Ambiente e della Salute per sperimentazioni per la creazione di Mappature degli edifici Pubblici “Progetto Asbesto 2.0″ realizzato con SOGESID S.p.A. altra società privata di partecipazione pubblica e con il CNR, ora rifinanziato con l’ultima legge di bilancio 2022, perché finanziariamente in enorme difficoltà”.

Il progetto doveva realizzare una attenta mappatura dell’amianto presente negli edifici di proprietà pubblica, doveva creare e gestire il catasto amianto dello Stato. Fu finanziato con ingenti somme di danaro pubblico e si è perso “Irrealizzato” in mezzo allo scioglimento di Ancitel (soggetto proponente ed attuatore) e in mezzo  al rifinanziamento con altro ed ulteriore denaro pubblico del CNR.

Quindi di fatto i soldi dello Stato investiti non hanno mai portato al risultato progettuale proposto dai soggetti attuatori ed atteso da tutti noi e sono serviti a finanziare allo stato dell’arte un esperimento oramai vecchio e “singolarmente” probabilmente inutilizzabile.

Sempre Ancitel era titolare e coautore insieme al altri enti Pubblici del progetto finanziato Ministerialmente “Comuni Amianto Zero” lanciato in correlazione all’esigenza dei Comuni Italiani di rispondere alle continue e continuative domande di assistenza presentate dai cittadini in ambito alla gestione del rischio Amianto.

Ai tempi del lancio Antonio Decaro presidente Anci, e l’allora ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, avevano ribadito la necessità di presentare un progetto “zero amianto” che “Servirà – aveva detto Decaro – per finanziare piccole bonifiche ambientali in edifici pubblici e privati e per assistere i cittadini”

L’iniziativa Comuni Amianto Zero, avrebbe dovuto gestire la rete informativa gratuita per l’assistenza ai cittadini, attraverso la formazione del personale delle Pubbliche Amministrazioni periferiche ed un coordinamento operativo che finanziato dallo Stato avrebbe appunto gestito nei Comuni i servizi gratuiti per il cittadino, di sportello informativo amianto.

Di fatto anche questo progetto articolato è rimasto latentemente fallimentare, celebrato solo in qualche evento informativo, forse non più’ di 10 nella Regione Piemonte e in qualche altro posto,  sino allo scioglimento e liquidazione della società ANCITEL S.p.A.

Ora come si legge dal bilancio di INVITALIA pare che i “professionisti” che per anni hanno costellato di successi questa gestione del rischio Amianto nel nostro bel paese siano stati riassorbiti, garantendogli ancora lo stipendio a ristoro delle loro indispensabili capacità e performance appunto da INVITALIA che nel bilancio 2019 cita :

Le entrate a tempo indeterminato includono l’assorbimento di 24 risorse provenienti dalla società Ancitel SpA in liquidazione, soggetta alla direzione e coordinamento dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), con la quale la Capogruppo ha stipulato un Accordo Quadro il 9/2/2017. Tale accordo ha definito gli ambiti di attività e le modalità di collaborazione tra ANCI e INVITALIA che si sono impegnate a mettere a disposizione le rispettive competenze utilizzando il proprio personale a tempo indeterminato e anche quello delle proprie partecipate. Sono state, inoltre, assunte a tempo indeterminato 10 risorse con specifica competenza in ambito informatico, mentre 5 risorse allocate sulla commessa “Terremoto Emilia Romagna”, scadute in corso d’anno come tempi determinati e riassunti con contratti di somministrazione lavoro, sono stati confermati a tempo indeterminato in applicazione dell’Accordo di Prossimità con le parti sociali (28/6/2019); i restanti contratti a tempo indeterminato hanno riguardato risorse con elevata esperienza professionale in ambiti diversi ed un passaggio infragruppo proveniente dalla controllata Infratel Italia SpA Le uscite del personale dipendente al netto dei cambi di qualifica sono state pari a 248. Di queste, 152 hanno riguardato i contratti a tempo determinato relativi alla commessa “Terremoto Emilia Romagna”, di cui 125 scaduti in corso d’anno e 27 conclusi a seguito di dimissioni. Le restanti uscite a tempo determinato sono derivate prevalentemente dalla chiusura dei contratti attivati sullefunzioni Competitività, Infrastrutture e Territori (33) e su Programmazione Comunitaria (16), sia perla naturale scadenza sia per dimissioni. Nel corso del 2019 è stata avviata un’iniziativa del Gruppo volta ad incentivare le uscite del personale aventi i requisiti per il pensionamento, ivi compresa l’applicazione del D.L. 4/2019 che ha introdotto la cosiddetta “quota 100”. Complessivamente, leazioni messe in campo in tale direzione hanno portato all’esodo di 17 risorse a tempo indeterminato,in buona parte relative ad Invitalia (di cui 9 nel 2019).

Di fatto perciò’ la cassa in cui è depositato il denaro di tutti gli italiani, per tramite de Suo braccio operativo “Invitalia” ha assorbito i dipendenti dell’efficiente ANCITEL S.p.A, garantendone il sostentamento, con soldi Pubblici, sino alla pensione.

Detto cio’ si apprende anche dalla storia recente che sotto la sapiente guida dell’EX Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, quello che istitui’ nel 2018 anche la commissione retribuita a rimborso spese per la gestione del rischio amianto formata da “Pensionati” e dipendenti Pubblici che avrebbe dovuto risolvere in 3 mesi il Problema Amianto in Italia,  è stato stipulato un’accordo quadro tra appunto l’allora Ministro Costa del Ministero dell’Ambiente (ora Transizione Ecologica) e l’AD di Invitalia Domenico Arcuri, per realizzare la Mappatura degli edifici pubblici contenenti Amianto. Progetto che non sa propriamente di nuovo, al quale pero’ vengono assegnati “di nuovo” 8 Milioni di fondi Pubblici.

Certamente Invitalia ora internamente ha importanti competenze riconosciute e talentuose che provengono da ANCITEL e certamente tutto andrà per il meglio.

 

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